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Trattamento e uso naturale del legno: filosofia e guida Durga

Trattamento e uso naturale del legno: filosofia e guida

Il legno è un materiale eccellente per coinvolgerlo nella struttura delle nostre case e per la realizzazione di pavimenti, infissi e arredamenti. Ecco qualche suggerimento su come usarlo e come proteggerlo.

Scarica il documento Durga - La protezione del legno.

Il legno e le vernici naturali

Il legno: una materia viva

Il legno è a tutti gli effetti un materiale da costruzione vivo: è infatti un materiale che continua a respirare anche dopo tagliato, e questo fa si che rientri tra le variabili del microclima domestico: assorbe l’umidità in eccesso per poi rilasciarla quando l’ambiente diventa troppo secco.

Inoltre, il legno ha la stessa temperatura del corpo umano, isola dalle correnti indotte, attutisce i suoni, filtra e depura l’aria. La sua durata è virtualmente illimitata nel tempo.

Per iniziare

Ogni specie di legno ha una propria resistenza naturale all'attacco di muffe e parassiti. Tuttavia è sempre bene fare comunque un trattamento preventivo.

Il mantenimento delle caratteristiche del legno è legato al corretto taglio e alla corretta essiccazione.

Il taglio deve essere fatto durante l’inverno perché in quel periodo l’attività della linfa e la porosità del legno sono minori. I legni tagliati in questo periodo devono essere stagionati naturalmente fino al raggiungimento del 12% di umidità, senza essere coperti per consentire un’asciugatura uniforme. Il tempo di stagionatura minimo è di 6 mesi.

Nel pieno rispetto dei nostri principi di interventi naturali e anti inquinanti, consigliamo trattamenti parassitari preventivi non chimici, per esempio a base di sali di boro.

La lucidatura regolare con cera naturale d’api e propoli, l’impregnazione con olii e cere naturali non solo proteggono il legno, ma stabilizzano il suo colore.

Si possono applicare anche protezioni estetiche con cere a base di ossidi naturali o vernici prive di derivati del petrolio.

Tali vernici, oltre che a annullare l’inquinamento indoor dato dai VOC (volatile organic compounds, composti organici volatili), sono compatibili col legno, vengono assorbite meglio, rimangono più aderenti nel tempo grazie a un potere adesivo maggiore. Inoltre, hanno una migliore elasticità della patina, in grado di seguire gli impercettibili movimenti del legno nel loro evolversi.

Il legno giusto

Legni consigliati per usi strutturali:

  • abete,
  • castagno,
  • cipresso,
  • faggio,
  • larice,
  • pino larice,
  • pino marittimo,
  • pino silvestre.

Quelle sopraelencate sono le essenze più utilizzate per usi strutturali. Vengono usate per il legno massiccio, legno lamellare e legno massiccio incollato a pettine.

Legno massiccio

I tronchi d’albero vengono trasformati in travi e in tavolate di varia dimensione e lunghezza, sfruttando al massimo la sezione dei tronchi. I segati sono classificati in: a spigolo vivo, a spigolo rotondo, a spigolo sgrossato.

Gli elementi in legno massiccio più utilizzati in edilizia sono: Legni tondi con diametro medio di 25cm, travi sgrossati con sezione 12/12cm, travi a spigolo vivo con sezione rettangolare, morali e moraloni con sezione 5/5cm fino a 12/12cm, tavolate con spessori dai 20 ai 100mm.

Legno lamellare

Il legno lamellare consiste in tavole di massello impilate e incollate tra loro.

Questo legno associa ai pregi estetici del legno massello le qualità fisico-meccaniche derivati dalla sezione dei legnami e una tecnica di realizzazione che lo rendono controllato e garantito.

La lavorazione del materiale per questo tipo di legno consente di ridurre le imperfezioni estetiche date da sacche di resina e nodi. Le travi lamellari sono realizzate in travi più corte di quelle fatte con il massello e questo gli conferisce una resistenza meccanica maggiore. Il legname lamellare è combustibile ma è possibile valutare i tempi di combustione degli elementi strutturali e procedere al loro dimensionamento con l’obbiettivo di garantire una durata prestabilita in caso di incendio. La sua resistenza al fuoco è condizionata dai giunti metallici (piastre, bulloni, chiodi) che perdono le loro caratteristiche meccaniche già a 300°C. In relazione al suo processo di produzione è poco sensibile all'attacco di muffe e parassiti e fenomeni corrosivi. L’uso del lamellare, però, comporta spesso l’uso di collanti.

Pannelli in fibre di legno

I materiali derivati dal legno hanno un largo impiego nell'edilizia, quali arredi e per il termo-fonoisolamento degli edifici. Per pannelli in fibra di legno vengono talvolta utilizzati gli scarti della lavorazione del legno. Le fibre vengono sminuzzate e pressate, senza utilizzare collanti ma con l’ausilio della lignina.

I pannelli ottenuti sono traspiranti e antistatici, presentano un basso valore di conducibilità termica (termoisolanti) e isolano dall’inquinamento acustico. 12cm di legno corrispondono, in termini di isolamento termico, a sei volte quello offerto dal mattone e dodici volte quello del cemento, con una corrispondenza in spessori pari a 60 cm di muro in mattoni e 120 cm di muro in cemento.

Legni consigliati per pavimenti, infissi e arredamenti:

  • abete bianco o rosso,
  • castagno,
  • faggio,
  • rovere,
  • larice,
  • noce,
  • pino silvestre,
  • pino cembro,
  • robinia

Rispetto!

La compatibilità del legno con l’ambiente viene meno se non si rispettano i fattori che devono essere legati alla produzione e alla lavorazione del legname.

Si deve sempre evitare l’uso del legname proveniente da foreste primarie. Infatti la loro evoluzione va avanti da millenni e rischia di essere distrutta dallo sfruttamento intensivo. La migliore provenienza del legno è quella locale o europea e soprattutto, da foreste a gestione sostenibile e a coltivazione controllata: Marchio FSC.

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